La Fenice Pizzeria Contemporanea a Pistoia dove il concetto della pizza è diverso
In Toscana abbiamo una grande realtà di pizzaioli che prendono molto sul serio l’arte bianca come Manuel Maiorano e il suo socio Cristiano Tirico che conducono la Fenice Pizzeria Contemporanea a Pistoia dove il concetto della pizza è diverso.
Manuel ha iniziato la sua carriera nel mondo dell’arte bianca giovanissimo, in una pizzeria in provincia di Prato, a Seano, imparando a spianare l’impasto per lungo tempo.
Successivamente ha lavorato in diverse pizzerie del territorio, affinando sempre più la sua tecnica e definendo il suo concetto di pizza che deve proporre sempre qulcosa di nuovo.
I suoi prodotti sono infatti frutto di continua ricerca e soprattutto sono sempre digeribili, per il benessere del cliente.
La Fenice
La storia attuale è nato nel 2014 quando Manuel lavorava nella pizzeria La Fenice dei genitori di Cristiano ma aveva voglia di fare cose nuove e di crescere professionalmente e decise di allontanarsi per viaggiare e crearsi esperienze mandenendo con loro un ottimo rapporto.
Dopo qualche tempo Cristiano sapendo che Manuel voleva aprire in proprio una pizzeria gli ha chiesto di tornare e di diventare socio ed ecco che dall’autunno 2019 Maiorano gestisce, con il socio ed amico Tirico, La Fenice Pizzeria Contemporanea a Pistoia.
Qui, avendo carta bianca, è riuscito ad emergere con velocità nel palcoscenico italiano delle pizze di qualità.
In soli 3 anni vengono raggiunti i due spicchi del Gambero Rosso, la presenza stabile nelle pizzerie eccellenti di 50 Top Pizza e l’ambito premio di miglior pizzeria della Toscana 2022 del Forchettiere.
Nel locale pistoiese ogni giorno i clienti possono gustare tante preparazioni dalle più classiche alle più innovative.
Il restyling
Per dare ulteriore possibilità agli avventori, visto che i due turni di 80 coperti non sono sufficienti ed è sempre difficile trovare posto senza prenotare, i due soci hanno deciso di effettuare un completo restyling ed ampliamanto strutturale sia dei forni che della sala e questo permetterà l’aggiunta di ulteriori 40 coperti che porteranno la capienza totale a 120 posti.
La Fenice chiuderà dunque da metà luglio per riaprire, ultimati i lavori, verso fine agosto nella sua nuova veste.
Ci saranno delle novità anche nel menù e la filosofia sarà quella di proporre dei menù degustazione in cui assaggiare le sue creazioni che saranno a base di molti prodotti Slow Food o comunque di altissima qualità.
Tra queste l’Uramaki Fusion Pizza, gli oramai famosissimi roll di pizza che richiamano all’esperienza del sushi, e la grande elaborazione della pizza in tre cotture, al vapore, fritta e al forno oppure il babà in versione salata.
La nostra degustazione
L’Uramaki Fusion Pizza, quello in secondo piano sulla foto, con base di pasta di focaccia al vapore che sostituisce il riso con tartare di Fassona piemontese battuta al coltello, fonduta di pecorino, salsa teriyaki, cipolla croccante e maionese leggera piccante.
Quello in primo piano, stessa base, mousse di Philadelphia, mousse di guacamole, tartare di salmone e una mandorla croccante.
Entrambi curiosi e goduriosi!
Il babà
Abbiamo assaggiato poi un Babà in versione salata con un impasto incrocio tra un pan brioche e una focaccia al vapore, con bagna di colatura di alici, ricotta mantecata, zest di lime e limone e guarnizione di crumble di olive taggiasche.
Un assaggio inconsueto ma appetitoso ed intrigante.
La pizza a tre cotture
Ecco adesso la pizza a tre cotture, al vapore, fritta e a l forno (nel nuovo menù pizza 3d), una rivisitazione della pizza di Francesco Martucci, con assoluto di pomodoro, stracciata di bufala, alice di Cetara e un pelato al forno con una passata di origano di Pantelleria.
Una assoluta goduria per la complessità gustativa espressa dai semplici ma buonissimi e ben lavorati ingredienti.
La pizza contemporanea di Manuel
Per finire la pizza contemporanea di Manuel, una pizza dal cornicione pronunciato ed alveolato condita con San Marzano, Parmigiano Reggiano vacche Rosse 24 mesi, basilico, olio evo e bufala di Pestum del caseificio Bellotti.
Un cornicione fantastico, croccante ma morbido, un boccone goloso.
Davvero una esperienza interessante assaggiare e comprendere le sfaccettature e le diversità in queste varie tipologie di “pizza”, la fantasia, la professionalità e la voglia di stupire di Manuel è sempre all’erta.
Non rimane che vedere come ci stupiranno Manuel e Cristiano dopo la riapertura a fine agosto.
FONTE: Marco Bechi